Il brasiliano è un perno della difesa granata. Il lavoro e la fiducia di Mihajlovic lo possono riportare ai livelli di tre stagioni fa

L’arrivo di Sinisa Mihajlovic ha portato molte cose nuove rispetto alla precedente gestione. Tra queste, una delle più importanti è sicuramenti il cambio di modulo con il passaggio a una difesa a quattro, dopo un triennio di retroguardia a cinque (a tre in fase offensiva).

La squadra ha dovuto quindi rivoluzionare il proprio modo di concepire la fase difensiva e c’è voluto il giusto tempo per vedere i primi segnali. Ancora molto c’è da lavorare, come ammesso dallo stesso Mihajlovic, ma la squadra si impegna quotidianamente in allenamento per comprendere e assorbire i dettami del tecnico.

Il simbolo di questo lavoro difensivo è sicuramente Leandro Castan, arrivato in prestito dalla Roma, dopo aver svolto larga parte del ritiro con la Sampdoria. Il suo stile di gioco non era compatibile con le idee del tecnico Giampaolo e il Toro si è così inserito per portarlo alla corte di Mihajlovic che, invece, ricercava un giocatore con le sue caratteristiche.

L’incognita più grande, per molti addetti ai lavori, era quella riguardante la sua condizione fisica: Castan arrivava da due stagioni travagliate, a causa dell’operazione per la rimozione di un cavernoma al cervello. Il brasiliano ha risposto sul campo, collezionando in cinque partite di campionato più minuti rispetto alle due stagioni precedenti: 450’ contro i 425’ giocati tra le stagioni 14/15 e 15/16.
Castan è stato infatti il difensore più impiegato della retroguardia granata in questo avvio con cinque presenze per tutti e novanta i minuti. Mihajlovic gli ha concesso solo un turno di riposo solo contro l’Empoli, a dimostrazione di quanto lo ritenga importante per la sua difesa.

Il suo costante impiego gli permette di essere il difensore granata con più minuti e più chilometri nelle gambe, terzini compresi: 450 minuti e 10, 288 chilometri percorsi. Dati che certificano il suo pieno recupero dai problemi fisici e che, sommati al buon rendimento, fanno di lui il leader della difesa granata di questo inizio campionato.

Castan è sempre tra i più attivi anche in allenamento: corre, lotta, non si risparmia ed è stato uno dei primi ad affinare l’intesa con Joe Hart. Il portiere inglese, sin dal primo giorno di allenamento, lo ha richiamato al grido di “Leo, Leo!”. Anche Hart ha quindi subito visto in lui un elemento fondamentale della difesa con cui comunicare costantemente.

Gli altri numeri ci dicono che il brasiliano ha subito solo una ammonizione, ha vinto il 56,3% dei duelli e il 46,2% di contrasti aerei. Statistiche che potrebbero ingannare se non lette assieme ai quella riguardante i palloni intercettati: ben 13 (il secondo è Bovo a quota 9). Castan è, infatti, il difensore che deve prendersi maggiori rischi, cercando l’anticipo nelle situazioni che lo consentono e affrontando uno contro uno gli attaccanti avversari.

Mihajlovic crede molto in lui, gli ha dato la giusta fiducia e l’ha messo al centro del progetto. Castan sta ripagando con l’impegno costante in allenamento e il buon rendimento in campo. Il tempo potrebbe restituire al calcio italiano il difensore che grandi cose aveva fatto in coppia con Benatia alla Roma; i tifosi granata non possono che augurarselo.

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Mihajlovic roma

ultimo aggiornamento: 06-10-2016


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Forza Toro
7 anni fa

Mi sa un po’ di gufata, visto che è il secondo giorno di fila che si allena a parte

CiccioLuke10 #SFT #FVCG
CiccioLuke10 #SFT #FVCG
7 anni fa

Grande Leandro. Dopo tutto quello che ha passato posso solo pensare che sia umanamente una gran persona. Tecnicamente non lo discuto, ci mancherebbe. Mi auguro che possa restare con noi e che diventi la colonna portante della Nostra difesa. Assieme a lui spero pure in Hart, ben sapendo che questa… Leggi il resto »

rotor
7 anni fa

Sta al 65% di quando giocava alla Roma,speriamo che gradualmente possa arrivare all’85%, che sarebbe comunque tanta roba.

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